Il segno dell’accento si mette quando la nostra voce cade con maggiore forza sull’ultima lettera di una parola:
sincerità, verità, caffè, bignè, lunedì, perciò, però, falò, tribù, gioventù, ragù…
Alcune volte, a seconda di dove cade, l’accento cambia il significato delle parole:
faro – farò, meta -metà, papa – papà...
I monosillabi con due vocali hanno sempre l’accento:
già, giù, più, può, ciò.
Altri non hanno mai l’accento: qui, qua, fu, fa, sto, su, va.
accento_esercizi.pdf
COMPLETA CON LA PAROLA GIUSTA:
La mamma prepara un ottimo pure/purè
Ogni mattina il papà mi saluta con un baciò/bacio.
Sulla finestra si è appoggiato un passero/ passerò.
Carlo salì sul trampolino e si tuffò/tuffo in piscina.
I calciatori iniziano la partita al fischio/fischiò dell’arbitro.
LA PIGRIZIA ANDO' AL MERCATO
COMPLETA LA FAVOLA
RIME PER RICORDARE
SCHEDE
FILASTROCCA DELL'ACCENTO
L’accento è un segno particolare
su alcune paroline deve stare
perché il loro significato fa cambiare:
spari diventa sparì
parti partì
volto voltò
picchio picchiò.
E senza accento due parole collega
è con accento invece spiega.
Ma attenzione:
VA STA FA
VA STA FA
e VO STO FO
io mai accenterò.
Metterò su egli DÀ
l’accento che ci va.
Niente accento su QUA QUI,
doppio invece su LÀ LÌ.
Per se stesso accento il SÉ.
Se mi escludi accento il NÉ,
se mi accetti accento il SÌ
e sorrido tutto il DÌ.
Senza niente lascio il SU,
col berretto son GIĂ e GIÙ.
Per finire sopra il NO
Mai l’accento metterò!!!
Ah…dimenticavo
SUL NUMERO TRE L’ACCENTO NON C’È
SUI COMPOSTI DI TRE, L’ACCENTO C’È!!!
SCRIVEREMO PERCIÒ: trentatré, centotré , novantatré ….
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